![Lavagnese - Savona 23 Aprile 2017 - Foto di Squadra Lavagnese](https://static.wixstatic.com/media/7c5351_8ecdc92c9bfa4001b1de0af0f2f694ab~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_92,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/7c5351_8ecdc92c9bfa4001b1de0af0f2f694ab~mv2.jpg)
Tra le veterane del calcio ligure un posto d’onore lo merita sicuramente il Vado del presidente Franco Tarabotto, fondato nel 1913 e vincitore della prima edizione della Coppa Italia (1922) con la formazione che annoverava il formidabile “sfondatore di reti” Levratto, diventato poi una celebrità con il Genoa e la maglia azzurra. Proprio il titolo di vincitore della coppa nazionale consentì ai rossoblù di accedere alla serie C alla fine della seconda guerra mondiale ed affrontare la Lavagnese di Gatti e Zucchero nella prima di 51 gare di campionato (2-0 al “Riboli”). Il bilancio è favorevole ai bianconeri, con 21 vittorie a 17, ma gli incontri nel Ponente parlano di 15 sconfitte in 25 partite e di nessun successo fino alla stagione 2003-04 (2-1 con reti di Carlos Lovera e Giannoni).
Dopo la prima assoluta del 1946, il Vado si ripresentò al “Riboli” tre anni più tardi e con solo otto elementi (invano aveva chiesto il rinvio), per di più riserve. Con cinque gol sul groppone, si ritirò al 44’: i titolari avevano presenziato alle esequie del Grande Torino perito a Superga, in onore del portiere granata Valerio Bacigalupo, nato proprio a Vado.
Da sinistra, il tabellino del primo incontro tra Lavagnese e Vado del 24 novembre 1946
e lo stile del grande Valerio Bacigalupo (www.ivg.it).
Nel 1951 lo 0-3 subito in trasferta a due giornate dalla fine costò ai bianconeri la retrocessione in 1. Divisione, nel 1967 il doppio confronto in Coppa Italia venne risolto a favore dei rossoblù dalla monetina (i rigori si erano chiusi sul 2-2 e all’epoca non si proseguiva ad oltranza) e aprì un ciclo di gare nei campionati di Promozione che perpetuò l’incubo del “Chittolina”.
Altro match indimenticabile fu quello dell’8 maggio 1994, un autentico spareggio-salvezza di Eccellenza risolto da un “eurogol” di Celeri. In barba alla scaramanzia, il bomber aveva già preparato a bordo campo una meravigliosa auto d’epoca con cui festeggiare e al fischio di chiusura tolse il telone che la copriva, vi caricò buona parte dei compagni ed omaggiò il pubblico del “Riboli” con un giro rombante sul campo in terra battuta.
![Lavagnese - Savona 23 Aprile 2017 - Gol di Currarino](https://static.wixstatic.com/media/7c5351_a88bac6707624fa3ba3a0d44f66436d9~mv2.jpg/v1/fill/w_98,h_138,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/7c5351_a88bac6707624fa3ba3a0d44f66436d9~mv2.jpg)
Dell’ultimo ventennio in Serie D molti ricordano lo spareggio play-off del 2003-04, che qualificò gli uomini di Celestini e del trio argentino alle finali dopo due 0-0 ad alta tensione contro una squadra che schierava tra gli altri Grabinski, Iannolo, Cancellara, Congia e Cammaroto (gli ultimi tre diventati poi bianconeri).
![Lavagnese - Savona 23 Aprile 2017 - Luca Tabbiani Allenatore](https://static.wixstatic.com/media/7c5351_53113c80fc574a528435dbcee5882abe~mv2.jpg/v1/fill/w_147,h_80,al_c,q_80,usm_0.66_1.00_0.01,blur_2,enc_auto/7c5351_53113c80fc574a528435dbcee5882abe~mv2.jpg)
Incredibilmente, nei cinque incontri disputati tra il 2006 e il 2016, una Lavagnese a caccia dei playoff, violò sempre l’ostico stadio savonese. L’ultimo confronto risale al 27 febbraio 2022 con uno 0-3 in trasferta che pregiudicò le già fragili speranze di permanenza nella categoria dei bianconeri. Il Vado, dopo due ripescaggi, è diventata squadra di rango della Serie D ed ha tutte le intenzioni di risalire in classifica per migliorare il già brillante quarto posto della stagione precedente.
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Articolo, interviste e foto a cura di Gianluigi Raffo