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STORIE IN BIANCONERO - IL PERSONAGGIO: GIACOMO AVELLINO



Si è conclusa lo scorso 11 febbraio, nella cornice genovese di Palazzo Ducale, la mostra “Il Tempo e lo Sport” dedicata alle 97 società sportive centenarie della Liguria. L’evento, organizzato dal CONI Liguria nell’ambito delle manifestazioni per “Genova Capitale Europea dello Sport 2024”, ha ripercorso con cimeli, video e pannelli riepilogativi l’attività degli storici sodalizi, tra i quali figura anche l’U.S.D. Lavagnese. Nella sezione dedicata agli atleti rappresentativi, la scelta del club bianconero è ricaduta sul capitano di tante battaglie Giacomo Avellino.


La presentazione della storia dell’Unione nella mostra di Palazzo Ducale.

All’interno delle società dilettantistiche, la presenza di condizioni che facciano crescere i giocatori nel percorso di vita personale è fondamentale per permettere loro di crearsi nuovi obiettivi, cementare il senso di appartenenza e trasmettere i corretti valori dello sport ai giovani, con l’esempio ed il comportamento in campo.

La carriera di Giacomo Avellino all’interno dell’U.S.D. Lavagnese sta riassumendo tutti questi elementi, a dimostrazione del buon lavoro svolto dal presidente Compagnoni e dalla sua famiglia da quasi venticinque anni, in una realtà di provincia sana e priva di pressioni.

Il “senatore” del club bianconero nasce a Chiavari il 28 novembre 1985 e tira i primi calci nelle giovanili del Sestri Levante (città da cui la famiglia è originaria) e poi della Sampdoria. Le doti fisiche e il talento ad adeguarsi ai diversi ruoli, oltre a quello naturale di terzino, ne prefigurano il passaggio tra i professionisti, avvenuto nelle file della Sanremese, dopo un anno di Serie D a Cossato. L’ascesa però si interrompe: il ragazzo, che non si affida a procuratori, torna in Serie D al Borgomanero e al Sestri Levante e nel 2008 trova l’accordo con la Lavagnese, “una delle poche società serie all’epoca sulla piazza” ricorda.


Lavagnese - Savona 23 Aprile 2017 - Luca Tabbiani Allenatore
21 ottobre 2012: Chiavari Calcio Caperana-Lavagnese 1-2. In marcatura su Peso, nel primo derby in notturna giocato al “Comunale” di Chiavari.

Non si tratta però di un declassamento: la scelta diventa un trampolino di lancio per raggiungere altri obiettivi. “Mister” Dagnino ne esalta l’ecletticità, trovandone un valido interprete dei suoi cambiamenti di modulo. La squadra cresce e conquista play-off a raffica nei primi anni Dieci, anche grazie ai suoi rigori che realizza con freddezza invidiabile.


29 novembre 2015: Lavagnese-Novese 1-0. Il portiere ospite Otranto Godano spiazzato dal rigore (con finta) di Avellino.

Il nome di Avellino è di nuovo sui taccuini degli osservatori (durante un Asti-Lavagnese su RaiSport1 se ne parla come di uno dei migliori centrocampisti della categoria), ma compaiono all’orizzonte altre priorità, la famiglia e il lavoro, mentre si compie la metamorfosi a paladino della difesa, che governa già da capitano. La dirigenza ne asseconda le esigenze, lo integra a collaboratore del settore giovanile in attesa di vederlo un giorno nella panchina della Prima Squadra e ne fa il cardine per ripartire da zero, come nel 2017, quando, nell’ambito di una gestione più contenuta dei costi, allestisce una rosa di giovani o nel 2022, quando ne cavalca la voglia di riscatto dopo l’imprevista retrocessione in Eccellenza.

Attualmente è ai box per un infortunio. Da uomo bandiera, identificato con le direttive del club ed orgoglioso del proprio record assoluto di presenze (più di quattrocentocinquanta, con una sessantina di reti all’attivo), Giacomo Avellino spera di avere ancora tempo per regalarsi altri traguardi prestigiosi.


28 maggio 2023: Borgomanero-Lavagnese 0-1. Il match-winner Avellino e la squadra salutano i tifosi alla fine del primo atto dei playoff.

Articolo, interviste e foto a cura di Gianluigi Raffo

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