JUNIORES NAZIONALI | BASTANO 10' AD INIZIO GARA, ALL' ASTI, PER FARE SUA L'INTERA POSTA CONTRO UNA LAVAGNESE LONTANA DALLE ULTIME PRESTAZIONI
- Ufficio Stampa Under 19
- 24 mar
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LAVAGNESE: In alto da sx: Frasca, Bonetti, Letizia, Mantero, Triolo, Sofato. In basso da sx: Della Pietra, Puccetti, D'Amico, Grasso, Marrale
Sono stati sufficienti, dal 5' al 10' del primo tempo alla compagine di casa per aver ragione di una Lavagnese lontana parente della squadra grintosa, determinata e con il DNA di un pressing asfissiante e continuato, doti che ne hanno fatto un cliente difficile da affrontare per chiunque, nulla di tutto questo, se poi ci mettiamo anche una superficie, quella in erba naturale del Censin Bosia, a cui i ragazzi non sono abituati, il cerchio si chiude a favore di un avversario, con sei punti in meno dei bianconeri ma con una determinazione e fisicità che hanno avuto il sopravvento.
La partenza è stata un piccolo incubo per la Lavagnese, al 5' Bresciani, da fuori area, a seguito di una punizione, lascia partire un sinistro chirurgico a pelo d'erba che si infila alla destra di Frasca, tra palo e portiere, giusto il tempo di abbozzare una reazione plausibile e l'Asti raddoppia, questa volta, al 9' è Sancinito ad entrare in area come un coltello nel burro e, di destro, depositare la palla sul palo lontano con Frasca, incolpevole, in uscita, doppio schiaffo che fa presagire ad un pomeriggio nero con i ricordi di un'infausta trasferta del novembre 2023, dove la Lavagnese di allora, chiuse con un passivo imbarazzante di sette gol a zero, dall'altra parte un Asti però con altri valori calcistici che poi si giocherà l'accesso alla finale play off senza successo.
Dalla panchina a guardare le facce dei bianconeri, viene da chiedersi se sono mai scesi in campo, meno male che la pressione dei "galletti" si stempera un tantino e la Lavagnese ci prova, ad accorciare le distanze, ma sia Marrale che Bonetti e qualche incursione di Mantero, ci fanno intendere che non è giornata, arriviamo cosi al 33' quando Beggi, scappa alla nostra retroguardia, ha Stojmenovski libero alla sua destra, insiste con un'azione solitaria ma perde l'occasione per chiuderla definitivamente con il conseguente rammarico del compagno libero, ancora qualche debole tentativo per impensierire Guardalben che chiuderà il primo tempo senza essere minimamente impegnato dagli avanti bianconeri, certamente mal e poco serviti, da segnalare, al 37' un fortuito quanto importante infortunio al nostro D'Amico che si procura la frattura al setto nasale e lo costringe anzitempo al rientro forzato negli spogliatoi, al suo posto Bordo.
Ripresa su ritmi decisamente più vivaci in casa Lavagnese, senza dubbio l'intervento di Mister Ranieri negli spogliatoi ha cambiato l'approccio alla gara, tutto sommato abbiamo condotto le danze per almeno buona mezz'ora, da ricordare l'occasione per Marrale al 71' lontana dai pali e il sinistro di Mantero, debole, al 79', poi l'occasione, all'81' per riaprirla è sui piedi di Triolo che giunge da destra e di destro la chiude troppo centrando l'esterno della rete, Mister Ranieri getta nella mischia, Gianelli per Sofato al 53', Peretti e Cavagnaro su Grasso e Marrale al 64', Xhindi su Puccetti (gravato di un giallo) al 68', questo, purtroppo non porterà nessun cambiamento, i subentrati non incidono nell'inerzia della gara e con questo trend andiamo verso il fine gara, dopo 5' di recupero, il Sig. Lauria della sezione di Alessandria dichiara chiuso l'incontro.
Brutta ed incomprensibile prestazione della Lavagnese al Censin Bosia, giusta sconfitta e reazione tardiva ed inconcludente, ci stiamo avvicinando al fine campionato, ultimo trittico da brividi, sabato 29, al Riboli, con fischio d'inizio alle 14.30 il LIgorna, sabato 5 aprile viaggiamo a Vado e conclusione al Riboli contro la dominatrice del girone A Chisola. Buon calcio a tutti.


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