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Serie D: ancora una volta in dieci, Avellino la riacciuffa in extremis.

Avellino la sfiora mettendo fuori causa il portiere verbano.

di Gabriele Ingraffia


Lavagnese in extremis. Capitan Avellino, al terzo minuto di recupero, riacciuffa il Verbania. I bianconeri di Gianni Nucera (ieri squalificato, cosi come il suo vice Vincenzo Ranieri; in panchina il preparatore dei portieri, Fabrizio Genovese) non sono più ultimi in classifica. Per i padroni di casa, nonostante la beffa finale, si tratta del terzo risultato utile consecutivo ma la vittoria allo stadio Pedroli manca dal primo settembre: 1-0 sul Ligorna. Ma veniamo alla gara. Galeazzi, in avvio, sceglie un prudente 4-5-1. La Lavagnese scende in campo e replica ai piemontesi con il 3-5-2: Simone Basso sta meglio, ma parte della panchina, ancora assente l’attaccante El Hadj (lanciato dal primo minuto il giovanissimo Bellucci, figlio d’arte: suo papà Claudio ha giocato in serie A con Bologna e Sampdoria) mentre per il difensore Di Lisi ancora una esclusione per scelta tecnica. Nel primo tempo i bianconeri cercano il gol subito con D’Orsi e poi con Casagrande ma i due giocatori difettano nella mira e per il Verbania non ci sono eccessivi rischi. La formazione di mister Galeazzi centra una traversa con Gatti, dall’interno dell’area di rigore al 21’, mentre Austoni va vicino al vantaggio di testa su cross di Panzani al 31’. In mezzo, occasionissima per la Lavagnese con Casagrande che trova la porta ma, anche e soprattutto, la parata, d’istinto, del portiere Russo. Nel finale di prima frazione, ancora Lavagnese pericolosa con D’Orsi che conclude senza inquadrare la porta: la palla calciata dall’avanti ligure supera la traversa di un soffio. Nella ripresa, subito Lavagnese pericolosa con Avellino (7’), poi dalla panchina entrano Perasso e Bonaventura, rispettivamente per Bellucci e D’Orsi. Il Verbania ci prova con Austoni che mette a lato di testa una ghiotta occasione. Poi, la girata dello stesso Perasso (26') è debole da dentro l’area e viene blocca dal portiere bianconero Russo. Quindi quella che poteva essere la svolta decisiva del match: Lavagnese in dieci, Queirolo commette fallo su Ibe, seconda ammonizione ed espulsione per il due bianconero; centoventi secondi dopo il Verbania passa con Gatti che si gira e realizza il gol del vantaggio con un bel diagonale che supera Nassano. Sembra non ci sia più nulla da fare per la Lavagnese. Invece, nel recupero, al terzo minuto, pareggia di testa capitan Avellino, su assist del neoentrato Francesco Bagnato, per la disperazione del Verbania e la gioia dei bianconeri che tornano dalla lunga trasferta sul lago Maggiore con un punto che fa classifica, in una giornata triste per la società. Come noto, il maltempo che ha imperversato su tutta la regione ligure non ha risparmiato il Levante e, anzi, ha proprio colpito l’impianto sportivo Riboli, la casa della Lavagnese, provocando seri danni alla struttura, danneggiata in più parti: una tromba d’aria ha devastato il campo.


VERBANIA: Russo, Fortis, Panzani, Cecon, Pezzati, Gatti, Ramponi (74' Ibe), Musso (76' Corio), Austoni (83' Piraccini), Sadouk, Gambino (66' Colombo).

A disposizione Savoini, Bottazzi Trentani, Lonardi, Manti, Ottina. All. Sergio Galeazzi.

LAVAGNESE: Nassano, Queirolo, Casagrande (84' Basso S.), Avellino, Basso G., Bacigalupo, Oneto L., Romanengo (72' Bagnato), Bellucci (58' Perasso), D'Orsi (62' Bonaventura), Oneto E.(87' Righetti).

A disposizione Costa, Lamonica, Biancato, Di Pietro. All. Fabrizio Genovese (Gianni Nucera squalificato).


Arbitro Signor Filippo Colaninno di Nola.

Assistenti Signori Michele Piatti di Como e Antonio Monardo di Bergamo.

Ammoniti al 40' Gatti e al 65' Sadouk (V) - al 52' Queirolo e al 93' Nassano (L).

Espulso al 79' per somma di ammonizioni Queirolo (L).

Possesso palla: 42-58 %

Tiri (in porta): Verbania 9 (6) - Lavagnese 11 (6).

Calci d'angolo 5 - 2.

Falli commessi: 19-11.

Reti: 82' Gatti (V) - 93' Avellino (L).


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