di Massimo Ferrarotti
Se si guarda il risultato, francamente, viene poca voglia di scrivere questo commento, ma lo sport, a
volte, lascia una tale amarezza, quasi una sensazione di umiliazione, che la reazione deve essere
quella di rispondere colpo su colpo già dalla prossima gara.
Un 7-2 da cosa nasce, come matura, cosa contiene, oltre che uno strapotere di ben cinque gol di
differenza, credetemi, come sempre, nelle attività umane, sportive o no, la testa gioca un ruolo non
solo fondamentale ma decisivo, poi mettiamoci anche le disavventure legate agli infortuni della nostra
difesa, mettiamoci il forfait della notte, per un attacco febbrile di Mannucci, mettiamoci una carica
agonistica degli avversari forse inattesa ma mettiamoci soprattutto 25’ del primo tempo dove i nostri
ragazzi non erano a Bra, nemmeno negli spogliatoi, probabilmente in altri affari affaccendati, 7 schiaffi
fanno male, suonano come resa incondizionata ma devono servire come dura lezione per ripartire, da
domani, a lavorare a testa bassa, con una dose di umiltà adeguata e vivere questa esperienza
straordinaria del Campionato Nazionale Under 19, come una grande opportunità, una vetrina dove le
rese incondizionate non appartengono alla nostra squadra.
Cosa dirvi della gara, dominio assoluto nel primo tempo del Bra che arriva da tutte le parti e ci fa male
su palla inattiva, con imbucate centrali e su rigore, Mister Barilari decide per ben 4 cambi ad inizio
ripresa, in parte tecnici ed in parte per sostituire Porotto, vittima di un entrata a martello tra l’arancione
ed il rosso, punita dal Direttore di gara con un morbido giallo, qualcosina cambia, Scorza entra bene,
Orlando, nella difesa a 3, diventa un treno in corsa inarrestabile e sulla sinistra non lo prendono mai,
dalle sue sfuriate nascono il corner con la zampata sotto rete del 4-1 di Barzacchi e sempre Orlando si
procura il rigore del 4-2 che ci illude di accorciare ancora le distanze con un Bra in bambola e sulle
gambe.
Purtroppo nulla di tutto ciò, anzi, Diop ci punisce per la quinta volta con uno splendido gol di potenza
al sette dell’incolpevole Palma, a quel punto mentalmente lasciamo il campo ed il nuovo entrato
Tabone, ci infila per la sesta e settima volta con un contropiede ben orchestrato ed una combinazione
da punizione con un fendente a pelo d’erba.
Torniamo da Bra con due certezze: umiltà e concentrazione non possono essere lasciate al caso e
l’intensità di questo Campionato, che sapevamo difficile, non può essere a tratti, rimaniamo convinti
delle nostre possibilità ma ora, muovere la classifica diventa necessario, sabato prossimo, al Riboli, arriva un Borgosesia in salute che ha recuperato tre volte sul Chieri, a proposito di intensità e determinazione…
BRA: Giaccardi, Magnaldi, Milanesio, Polizzi, Alì, Sia, Mastropietro (63' Armenio), Costanzo (74' Catania), Turano (63' Tabone), Mariello (46' Bacco), Diop.
A disposizione Scivoli, Masina, Leanza, Perovic, Castiati. All. Giuseppe Pisano.
LAVAGNESE: Palma, Raffo, Orlando, Demetri, Porotto (46' Profumo), Mutti (46' Scorza), Biggio (46' Lauro), Benabbi, Bellucci (72' Ghersi), Bei, Boitano (46' Barzacchi D.).
A disposizione Ventura, Rustichelli, Farina. All. Enrico Barilari.
Arbitro Signor Omar Giaveno di Pinerolo.
Assistenti Signori Gabriele Pavanati e Valentino Moriena di Pinerolo.
Ammoniti Milanesio, Turano, Diop (B), Bei (L).
Calci d'angolo 5 - 5.
Reti: 4' Milanesio, 38' Turano (rigore), 43' Polizzi, 45' Turano, 60' Barzacchi D., 64' Raffo (rigore), 71' Diop, 79' e 90' Tabone.
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