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Ferrarotti intervistato da CalcioNazionale.


Parte il Campionato Juniores Nazionali e la 1° Giornata mette di fronte per il Girone A, Lavagnese e Derthona.

CalcioNazionale intervista proprio uno dei protagonisti di questa sfida, Massimo Ferrarotti team manager dei bianconeri al ritorno in questa categoria.

Dalle aspettative del club nato nel lontano 1919 alla possibilità di ripetere quanto fatto dal Chieri la stagione scorsa, fino ad arrivare proprio a questa sfida, che alla 2° Giornata mette di fronte ai bianconeri proprio iCampioni d'Italia. Ultima questione affrontata, l'annosa discussione sulla validità del Campionato Juniores Nazionali, che in questi anni sembra diventata l'ultima spiaggia, alla deriva del Settore Giovanile.

Massimo Ferrarotti (Lavagnese), ci siamo, il Campionato Juniores Nazionale sta riaprendo i battenti, come prosegue la preparazione e quali sono le sensazioni a 24 ore dal debutto.

"Buone, perchè abbiamo un ottimo gruppo anche se giovane. Sono praticamente insieme dai Giovanissimi e ci sono state nel corso degli anni poche defezioni. La scorsa stagione hanno affrontato un ottimo torneo Allievi, mancando di poco la Finale Regionale. Quindi siamo fiduciosi come fatto capire e anche un pò curiosi per vedere quello che riescono a fare i '97. Con cinque o sei '96 a fare da spola tra la Serie D e la Juniores".

Prime due giornate non semplici se vogliamo, Derthona alla prima e soprattutto i Campioni d'Italia alla seconda, iniziare praticamente come meglio non si poteva.

"Ma guardi, per noi che siamo al ritorno in questa categoria (dato che lo scorso anno per via di altre questioni siamo mancati) è quello che ci voleva. La prima è sempre complicata come ha detto lei, proprio perchè è il debutto. Credo che i Campioni d'Italia a meno che non abbiano fatto una rivoluzione siano sempre la squadra da battere. Il Chieri è la realtà di questo campionato, poi ci sono gli altri".

Tra gli altri e parlo di Cuneo, Asti e Brà, ci siete anche voi. Come vi inserite in questo contesto.

"Con almeno tre mesi di rodaggio. Nel senso che a dicembre quando può o meno saremo al giro di boa, capiremo dove potremo arrivare. Come spiegato una squadra giovane, può fare grandi cose quando nessuno se lo aspetta e strappare risultati anche contro le società che ha menzionato lei e poi fallire inaspettatamente. Non ci poniamo limiti, vedremo già da sabato. Bella partenza mi auguro".

Ultima domanda, che è un pò una questione ormai diventata centrale in questo torneo. Considerato senza giri di parole, un punto di non ritorno per il ragazzo. Lei come la vede?

"Purtroppo devo darle ragione. Guardi le faccio un esempio reale, avevamo un ragazzo portiere classe '93. Finito il Campionato Juniores anni fà, adesso gioca in Eccellenza ed ha trovato collocazione all'ultimo momento. E' molto difficile quando si arriva a questo punto cambiare marcia, un pò per le regole degli Under, che fanno si che in Serie D si vada a pescare verso il basso, ma passato l'anno finisce li. Spero con la riforma di cui si parla che le cose cambino. Ma il torneo per tornare alla Juniores, qualitativamente diventa quello che è...". (Fabrizio Consalvi)

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