STORIE IN BIANCONERO - I PLAYOFF BIANCONERI. QUANDO I SOGNI VANNO OLTRE I LIMITI
- Ufficio Stampa Lavagnese
- 7 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Al termine di una stagione a suo modo storica, che ha visto il meritato ritorno ai playoff di Serie D dopo otto anni di assenza, la Lavagnese ha già stabilito un record. Infatti, il match di Romentino costituirà il quarantaseiesimo impegno ufficiale della stagione 2004-25, un unicum nella centenaria storia bianconera che testimonia la vittoria della squadra come gruppo, ma anche di quanto le capacità previsionali del club, la certosina preparazione atletica e la voglia di stupire dei singoli abbiano inciso sul sorprendente succedersi di risultati, in campionato quanto in Coppa Italia.
CAMPIONATO | CATEGORIA | PIAZZAMENTO | PARTITE PLAYOFF |
2003-04 | Serie D | 3° | Vado-Lavagnese 0-0 0-0 Lavagnese-Sanremese 0-0 0-1 |
2007-08 | Serie D | 4° | Pro Belvedere Vercelli-Lavagnese 1-0 |
2011-12 | Serie D | 5° | Chieri-Lavagnese 0-1 Santhià-Lavagnese 0-4 Sarnese-Lavagnese 1-1 (5-6 d.c.r.) Nuova Cosenza-Lavagnese 1-0 |
2012-13 | Serie D | 4° | Chieri-Lavagnese 0-1 Santhià-Lavagnese 3-2 |
2013-14 | Serie D | 5° | RapalloBogliasco-Lavagnese 1-3 Borgosesia-Lavagnese 4-0 |
2015-16 | Serie D | 3° | Lavagnese-Chieri 5-2 Caronnese-Lavagnese 2-0 |
2016-17 | Serie D | 4° | Savona-Lavagnese 1-0 |
2022-23 | Eccellenza | 2° | Accademia Borgomanero-Lavagnese 0-1 2-4 Lavagnese-Mapello 1-1 4-3 (Promossa in Serie D) |
2024-25 | Serie D | 5° | NovaRomentin-Lavagnese |
La cronologia delle partite dell’Unione nei playoff di Serie D e di Eccellenza
dall’anno della loro istituzione.
Fare bene anche in quest’appendice dentro-fuori permetterebbe di entrare nelle prime posizioni della classifica di ripescaggio per il prossimo torneo di Serie C. Come già capitato in passato, tornerà negli scettici il pensiero che sia un lusso per Lavagna puntare così in alto, anche perché mancherebbero infrastrutture come insegna il Sestri Levante, ma sognare come si sa non costa nulla.
Dall’istituzione dei playoff in Serie D, avvenuta nel 2002-03, la Lavagnese vi ha partecipato sette volte, raggiungendo solo una volta la fase nazionale. Per esattezza nel campionato 2011-12, quando la doppia trasferta piemontese (reti di Garrasi a Chieri e di Venuti, Sogno e Croci a Santhià) consentì di affrontare per la prima volta due compagini a sud di Roma: la Sarnese, superata ai rigori grazie alle prodezze del portiere Dinaro, autore anche del penalty decisivo, e la Nuova Cosenza (attualmente con diversa denominazione in Serie B) affrontata sul proprio terreno del “S. Vito” davanti a cinquemila spettatori. A guidare l’Unione era il tecnico Andrea Dagnino, al primo appuntamento con i playoff dei quattro della sua gestione, intercorsa tra il 2009 e il 2016.




Molti tuttavia ricordano ancora con emozione la brillante Lavagnese degli inizi del secolo, che, dopo una scalata entusiasmante dalla Prima Categoria, si salvò all’esordio in Serie D e nel campionato successivo giunse terza contendendo nei playoff a Vado e Sanremese il ritorno tra i professionisti. L’allenatore Costanzo Celestini sorprese tutti cesellando una squadra volitiva e brillante, guidata in difesa da Matteazzi, imperniata sulla “garra” di Carlos e Juan Lovera, sulle reti dell’altro argentino Martin e basata su un manipolo di promettenti ventenni, tra i quali gli attuali direttori Nicolini e Croci. Ovviamente si spera che l’ultimo triennio continui ad ispirare analogie con quel periodo: dalle ceneri della retrocessione in Eccellenza (come allora in Prima Categoria), l’ambiente ha ritrovato entusiasmo, ha fatto piangere di gioia i tifosi dopo il 4-3 di Mapello, ha mantenuto con fatica la Serie D un po’ come fece nel 2002-03 all’ultima giornata con il 2-0 di Fucecchio, e, sotto la guida di un ex-giocatore professionista (Roselli, come Celestini all’epoca), ha impostato il salto di qualità che l’ha proiettata nella parte alta della classifica, davanti a società, come Ligorna e Varese, strutturate per vincere il campionato.

La voglia di compiere altre imprese sportive resterà intatta anche in terra novarese e, comunque vada, è questo spirito che i tifosi auspicano nei giocatori bianconeri anche nella prossima stagione.
Articolo, interviste e foto a cura di Gianluigi Raffo
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