LA LAVAGNESE NON CONCRETIZZA LE OCCASIONI ED IL CHISOLA, CON RIZQ, LA PUNISCE
- Massimo Ferrarotti

- 13 minuti fa
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Non è bastata una Lavagnese che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, non sono bastate le tre nitide occasioni avute, contro un Chisola organizzato, fisicamente in forma smagliante che ha capitalizzato l’unica vera occasione avuta, concedendo alla Lavagnese il secondo tempo ma altresì, controllando brillantemente le sfuriate bianconere verso Marenco, di fatto, senza rischiare granchè e conducendo in porto una gara fondamentale per gli uomini di Mister Ascoli, che confermano la terza piazza a quota 31 e non disdegnano di strizzare l’occhio a Ligorna e Vado che guidano le danze nel girone A.
La gara inizia subito con la pressione del Chisola che presidia molto bene le zone nevralgiche del terreno di gioco, corre il 12’ quando Oneto, in assoluto il migliore dei suoi, serve di destro, in profondità, un invitante palla per la testa di Berardi che la incoccia bene ma non riesce ad indirizzarla verso l’angolino lontano di Marenco.
Il Chisola guadagna campo, gli esterni sono sempre pericolosi ed i corner fioccano, su uno di questi, al 24’, Berardi perde Rizq e l’attaccante incorna di precisione all’angolino basso, alla sinistra di Bodrato che non può fare nulla. Il Chisola giustifica la superiorità anche al 33’,
Favale entra in area bianconera e di destro fa sfilare la palla alla destra di Bodrato, vicinissimo al palo.
Al 35’ la Lavagnese ha un’occasione d’oro, Lombardi vede Monteverde in profondità, due passi dentro l’area dell’esterno e rasoiata ad uscire, Gabelli, D’Antoni e Vannucci non riescono a chiuderla in rete e la Lavagnese rosica.
Seconda parte di gara decisamente a trazione bianconera, gli uomini di Mister Ranieri, tengono il pallino del gioco ed il Chisola, anche senza grandi affanni, subisce l’iniziativa, Mister Ascoli intuisce il pericolo ed inizia ad inserire forze fresche, nella prima mezz’ora della
ripresa saranno quattro i cambi del Chisola e tutti di qualità, dalla parte bianconera, al 58’ fuori Gabelli per Daniello ed alla mezz’ora, rifiata Vannucci, lasciando spazio a Marconi.
La Lavagnese ci prova ma senza trovare la giusta via ed i piemontesi controllano le sfuriate
bianconere senza grandi patemi legittimando, ulteriormente, la maturità di squadra organizzata e forte fisicamente, gli uomini di Mister Ascoli hanno corso per i 96’ in maniera incessante facendosi trovare pronti su tutte le chances che la Lavagnese costruiva. Dopo 5’ di recupero, il Sig. Sclavi della sezione di Lodi che ha sostituito il designato De Stefanis di Udine, decreta chiusa la sfida, da rimarcare l’unico giallo di giornata, sventolato al piemontese Albisetti al minuto 83’.
Gara gestita dal Chisola che ha avuto ragione di una Lavagnese coriacea ma troppo “leggera” in fase conclusiva, l’undicesimo attacco del girone A con 16 marcature contro le 19 subite e l’ottava difesa, grida riscossa fin da domenica prossima 21/12, ultimo impegno del 2025, delicato e iconico.
La Lavagnese andrà nel mitico Franco Ossola ad affrontare il Varese, nobile decaduta, in una gara che dovrà portare punti per consentire alla truppa di Ranieri di girare alla fine del girone d’andata, almeno a 20 punti, in questa stagione saranno almeno necessari 41-42 punti per una salvezza tranquilla, la classifica non arride ai bianconeri, a quota 19, circondati da un nugolo di almeno 6 squadre, in 4 punti, girone, quello A, estremamente combattuto e competitivo, proprio per non vedere le streghe, a Varese, occorre una prestazione adeguata al momento.




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