di Massimo Ferrarotti
Sanremo=Ariston=Festival della canzone Italiana ma per i nostri ragazzi, ieri, si è scritta una delle pagine meno gloriose di questa stagione, in primis la sconfitta sportiva per 3-0 che non lascia discussioni, subito dopo il rientro animato negli spogliatoi a fine gara che è costato al nostro Durand un infortunio alla mano destra in un parapiglia che inizia con gli sfottò e si chiude con i nostri che cadono nella trappola della provocazione ponentina ed infine ma non meno importante, una direzione di gara palesemente condizionata dall’ambiente e da una terna in piena sudditanza Sanremese, sia chiaro la nostra è una sconfitta netta e meritata ma venire a Sanremo per subire un trattamento così spudoratamente casalingo e supponente francamente ne avremmo fatto a meno.
Andiamo in ordine di accadimenti, pronti via a ci rendiamo conto che la Sanremese è ben determinata e decisa a fare sua la posta, noi rimaniamo per 25’ negli spogliatoi del “Pian di Poma”, subiamo da tutte le parti e anche la presenza di Gagliardi, attaccante della prima squadra classe 94, ci fa capire che oggi sarà molto dura, la classifica della Sanremese non depone a suo favore ma le trame costruite, con la nostra complicità, portano Gagliardi e compagni sempre più frequentemente in area bianconera ad impensierire Ventura che ben si comporta, prima su destro di Gagliardi e successivamente con stoccata dal limite di Managò e filtrante di Sartore.
La Sanremese gioca tranquilla ed inizia la performance del Sig.Bergonzi di Imperia, al 12’ giallo a Maglione per aver calciato dopo il fischio su uno sbandieramento di offside del primo assistente inesistente, al 18’ il giallo tocca a Capitan Demetri per intervento a gamba tesa e al 24’ tocca a Boitano
reo di un intervento deciso ma non da punire con in giallo, soprattutto se li paragoniamo a quelli dei nostri avversari, nel frattempo, al 21’ Gagliardi si beve mezza difesa e mette a rimorchio per l’accorrente Orengo che sigla il meritato vantaggio matuziano.
Lo schiaffo fa male ma finalmente costruiamo qualcosa di buono e, prima Maglione colpisce il palo facendo gridare al gol in panchina ma soprattutto al 32’ Perasso a tu per tu con Dodaro, calcia incredibilmente a lato la palla dell’1-1, loro iniziano a calare fisicamente, noi conquistiamo campo ma non riusciamo ad incidere, dietro, con due su tre gialli sul groppone, ogni intervento deve essere vellutato per evitare il rosso.
Il tempo si chiude con 2’ di recupero e Mister Barilari, furioso negli spogliatoi con la squadra, provvede a tre cambi, Durand su Maglione, Scorza su Biggio e il rientrante Benabbi su Boitano, la ripresa è tutta un’altra Lavagnese, più quadrata, più propositiva e soprattutto più determinata, per 20’ la Sanremese non vede palla, Durand prima e soprattutto Perasso dopo (secondo palo il suo) gettano al vento palle che dovrebbero essere solamente appoggiate in porta, Orlando, fino ad allora poco servito, galoppa sulla sinistra e mette traversoni interessanti, così come i corner di Bei (ieri sotto tono) ma nessuno ne approfitta o siamo in ritardo o le conclusioni sono molto deboli, giornata poco positiva anche a centrocampo, dove i suggerimenti per gli esterni o l’attaccante centrale difettano sempre di misura e mettono in difficoltà chi deve riceverli, consentendo alla Sanremese di contrastare e ripartire con facilità.
Prima di non farci mancare altri due gialli, a Pantini al 65’ meritato e a Durand al 74’ per un contrasto deciso, arriviamo alla frittata finale, in tre minuti facciamo harakiri, prima all’87’ il solito Gagliardi disegna una parabola beffarda da fuori area che ipnotizza Ventura e al 90’ Sartore appoggia il più
facile dei palloni in fondo al sacco su suggerimento dal fondo ancora di Gagliardi, l’uscita dal campo è mesta e critica nei confronti del Sig. Bergonzi, qualche spintone e frasi fuori luogo che portano ad un parapiglia all’ingresso del nostro spogliatoio, con alcuni giocatori della Sanremese che, sulla soglia
dello stesso, indicano il 3-0 condito da vari sfottò di rito, gli animi si scaldano, Dirigenti e compagni di squadra più saggi intervengono per evitare il peggio e, dopo qualche secondo di caos tutto torna alla normalità.
Rimane in chiusura un’unica considerazione da fare, nel calcio le risposte a sfottò, provocazione degli avversari e scarsa personalità della terna arbitrale, si deve dare sul terreno di gioco, con una prestazione sportiva ben diversa da quella data ieri a Sanremo, allora sì che potremo definirci una squadra e saremo forti contro tutto e contro tutti senza dover ricorrere a nessuna prova di forza o brutto episodio perché gli avversari si ricordino di noi.
SANREMESE: Dodaro, Orengo (Lupi), Grandi (Ferrari), Fava, Serjanaj L., Serjanaj M., Martini (Spada), Negro, Managò (Palombo), Gagliardi, Sartore.
A disposizione Brizio, Martini, Borromeini. All. Marco Prunecchi.
LAVAGNESE: Ventura, Ferrari, Orlando, Demetri, Pantini (Ghersi), Profumo, Biggio (Scorza), Boitano (Benabbi), Perasso, Bei (Lauro), Maglione (Durand).
A disposizione Palma, De Leo, Farina, Spaho. All. Enrico Barilari.
Arbitro Signor Riccardo Bergonzi di Imperia.
Assistenti Signori Federico Lumicisi e Vittorio Semini di Albenga.
Ammoniti Grandi (S), Demetri, Pantini, Boitano, Maglione, Durand (L).
Calci d'angolo 4 - 4.
Reti: 21' Orengo, 87' Gagliardi, 90' Sartore.
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