(il Segretario Leandro Canossa e il Presidente Stefano Compagnoni premiano Giacomo "Jack" Avellino)
Giacomo Avellino è il giocatore con più presenze nella centenaria storia della Lavagnese. Con la partita di domenica, è arrivato a quota 330, in dieci stagioni, superando Ivo Pattaro, simbolo bianconero negli anni 60’ e 70’. «Una grande soddisfazione, peccato non essere riusciti a festeggiare il traguardo con una vittoria» dice il capitano della Lavagnese, arrivato al Riboli nell’estate 2009, dopo aver giocato in serie D con Cossatese, Borgomanero e Sestri Levante (la squadra della sua città) ed in serie C con la Sanremese. Prima del fischio d’inizio del match contro il Bra, è stato premiato con una targa ricordo. «La società mi aveva premiato anche in occasione delle 300 partite in bianconero,l’anno scorso, ricorda, in quell’occasione, avevamo vinto contro il Finale, ieri contro il Bra è andata male. Abbiamo tenuto un ritmo troppo basso, l’episodio dell’espulsione di Bonaventura e subito il loro vantaggio, è stato una mazzata. Questa partita, era da pareggio, forse lo avremmo anche meritato». Invece, altra sconfitta per la Lavagnese che non riesce a trovare continuità di gioco e risultati. «Ormai la dimensione del nostro campionato è lottare per la salvezza, cercando di raggiungerla il prima possibile, chiosa Avellino. L’obiettivo è fare più punti possibili, cercando di inanellare qualche risultato positivo,per toglierci un pochino di soddisfazioni».
da "Il Secolo XIX" di Lunedì 25 febbraio 2019