Ieri, c’è stato bisogno anche di lui. A quindici minuti dal termine,il tecnico Luca Tabbiani ha pescato dalla panchina Vincenzo Ranieri. Scelta azzeccata. Il centrocampista, classe 1986, originario di Napoli, è subito entrano nel vivo del match, qualche “spizzata” a centrocampo, poi quella corsa per recuperare il pallone che sembrava ormai perso: cross al centro, gol di Oneto per il 2-2. Un assist d’oro.
«Lo spirito della Lavagnese deve essere proprio questo– dice Ranieri -. Chi entra in campo per sostituire il compagno, si mette subito al servizio della squadra per dare il suo contributo». Ranieri ha messo testa, gambe e, soprattutto, tanta esperienza. È diventato questo il suo ruolo nello spogliatoio bianconero. È alla sua seconda esperienza a Lavagna, dopo quella nei primi anni del Duemila, da giovane fuori quota Juniores. Poi ha giocato anche nel Sestri Levante ed in altre piazze di Eccellenza come Vado, Genova Calcio, Vallesturla. L’anno scorso, fino a dicembre,era al Casarza Ligure,in Promozione.
Ora è tornato in serie D, quando c’è bisogno di lui, si fa trovare pronto. — Intanto, studia da allenatore. E fa l’allenatore. Subito dopo la partita contro il Ligorna, ieri pomeriggio, Ranieri ha guidato gli Allievi regionali Under 17 della Lavagnese, nel match contro la GoliardicaPolis. Una domenica intensa. Una domenica da protagonista. In campo e fuori.
da "Il Secolo XIX" di lunedì 19 novembre 2018.