Nel campionato della Lavagnese, fra alti e bassi, Luca Casagrande è uno dei giocatori dal rendimento positivo più costante. Venti presenze, diciannove da titolare, e un gol all’attivo per l’esterno, classe 1998, cresciuto nel settore giovanile dell’Entella, al suo primo anno in serie D. « Il passaggio dalla Primavera alla prima squadra si sente, perché si entra nello spogliatoio dei grandi, con responsabilità e doveri diversi rispetto al settore giovanile – ammette Casagrande - ma è proprio lo spogliatoio che sa dare tanto in termini di carisma e, soprattutto, di crescita con adulti pronti ad inserirti in un contesto di “big”». Casagrande, arrivato in punta di piedi, è riuscito a conquistare la fiducia di tutto l’ambiente bianconero. «Dopo la scorsa estate, un po' travagliata, sono stato accolto a braccia aperte – dice ancora Il mio obiettivo è sempre stato quello di ripagare la fiducia che era stata riposta in me. La cosa che mi ha impressionato di più è come davvero si sia tutti uniti in una grande famiglia. Nel settore giovanile è diverso, perché si è tutti più piccoli e spesso si guarda maggiormente il “proprio orto”, in prima squadra c'é un'unione veramente bella». Ancora Casagrande: «A Lavagna, mi trovo bene, perché le persone con cui sono a contatto ogni giorno, staff e compagni, sanno sempre mettermi a mio agio e permettono di esprimermi al meglio negli allenamenti e la domenica. Il gruppo è fondamentale: sapere di poter contare sui compagni, in qualsiasi momento, trasmette quella tranquillità necessaria per dare sempre il massimo. E questa aria la respiro ogni singolo giorno». Alla ripresa del campionato la Lavagnese avrà un delicato match casalingo col Borgosesia. «Adesso siamo pronti per la parte finale del torneo in cui tutti dobbiamo dare di più, stringendo i denti per raggiungere i traguardi che ci siamo preposti – conclude Casagrande - L'obiettivo con cui ho iniziato la stagione era quello di giocare il più possibile e migliorare in un contesto di adulti. Questo è un campionato difficile, che offre molti spunti di crescita a giovani come me».
da "Il Secolo XIX" di Lunedì 11 Marzo 2019